1917, fronte italo-austriaco.
Rabito e il suo compagno Giovanni Strano devono portare un cavallo di frisi in prima linea.
 
Creato per il concorso "3 x 3 History Lab", indetto dalla Fondazione Museo Storico del Trentino (www.museostorico.it), "Trinceia" è stato progettato in una settimana e realizzato in 3 giorni. Il tema era il diario come visione personale sulla Storia.
 
E' un brano che abbiamo estratto dal memoriale "Terra matta" (Einaudi, 2007). L'autore è Vincenzo Rabito, un semianalfabeta che negli ultimi anni di vita, tra il 1968 e il 1975, ha dattiloscritto 1027 pagine ad interlinea zero in un idioma sostanzialmente inventato da lui, in bilico tra siculo ed italiano. Nel manoscritto non esiste altro segno d'interpunzione che il punto e virgola a separare ogni parola dalla successiva.
 
Usando la definizione di Luigi Meneghello, si tratta senza dubbio di una "lingua illegale".
 
La giuria del concorso "3 x 3" ha dedicato a "Trinceia" una menzione speciale per la qualità della fotografia.